Quando il caos della città ci attanaglia, non c’è niente di meglio che concederci un giorno, o magari un fine settimana in uno dei bei centri storici di cui è ricco il nostro Bel Paese. Per farlo non dobbiamo per forza fare molte ore di viaggio. Se per esempio abitiamo a Napoli e provincia, l’Irpinia ci offre magnifici centri storici a meno di un’ora di viaggio.
Prendiamo per esempio Gesualdo, conosciuta come la “Città del Principe dei Musici” in onore di Carlo Gesualdo, grande esponente della polifonia rinascimentale, da cui prende anche nome il paese stesso. Il comune sorge fra le valli del Fredane e dell’Ufita, nell’Irpinia centrale. La storia di Gesualdo parte dal neolitico (3000-2500 a.C.), infatti sono stati ritrovati degli insediamenti risalenti proprio a quell’epoca. Molto importanti sono anche le necropoli romane. Ma Gesualdo ha avuto anche una dominazione longobarda e normanna fino all’avvento del già citato Carlo Gesualdo, che visse lì dal 1596 al 1613, per poi essere succeduto da Niccolò Ludovisi nel 1622. Di storia quindi, questo suggestivo paese dell’Irpinia, ne ha veramente tanta, e proprio la lunga storia di Gesualdo ha plasmato il suo volto di centro storico irpino. Le meraviglie storico-architettoniche sono veramente tante. Prima fra tutte l’imponente castello di Gesualdo. Delimitato da quattro torri circolari, il castello risale all’epoca longobarda. Ad accoglierci all’ingresso c’è una suggestiva testa di leone con la bocca spalancata, nascondiglio di un cannoncino, studiato come trappola per gli assalitori. Sede del cenacolo musicale, con l’arrivo di Carlo Gesualdo, si trasforma in una signorile dimora rinascimentale, tutta da visitare e da scoprire. Ma arroccato tutto in torno al castello c’è l’antico centro storico. Esempio di alta architettura, è un piacere passeggiare per le strade pianeggianti e i selciati. Ricco di palazzi signorili, ad est tocca il culmine con le piazze e le fontane in stile barocco. Molti anche gli edifici religiosi, come ad esempio, la Chiesa Madre di San Nicola. Dedicata al patrono delle città, è il più antico luogo di culto di Gesualdo. Eretta a ridosso del castello in epoca medioevale, è ricca di pregevoli opere pittoriche, tra cui spicca la “Madonna della Neve”. La Chiesa Madre di San Nicola è anche sede di numerose reliquie.
Altra meta molto suggestiva che l’Irpinia ci offre è Zungoli, adagiato su un colle a destra del torrente Vallone. Anche a Zungoli ci sono stati ritrovamenti di epoca neolitica e romana. Infatti, questo grazioso paese vanta una storia lunghissima che si rispecchia nei suggestivi tratti del suo centro storico. I monumenti sono tanti e di fattura pregevole. Il castello, presumibilmente risalente all’XI secolo, era composto da quattro torri cilindriche di cui oggi ne rimangono solo tre, perché una è andata persa nel terremoto del 1456. Molto suggestivo è anche il Convento di San Francesco, ricostruito in diverse occasioni a causa dei sismi, oggi si articola su due livelli. Visitando il convento è possibile apprezzare diversi affreschi del cinquecento e del seicento. La cittadina ci offre un centro storico ricco di chiese e palazzi nobiliari, tra i quali passeggiare in completo relax.
Ma anche la Puglia ci offre maestosi centri storici poco lontani da Napoli. Sant’Agata di Puglia ne è un ottimo esempio. Questo splendido paese in provincia di Foggia ha attraversato un periodo svevo, una dominazione angioina e un periodo aragonese. La struttura del centro è rimasta essenzialmente quella medioevale, caratterizzata da un andamento spiraliforme che parte dal castello e si estende fino all’ultima cinta muraria, creando un’incantevole percorso costellato di archi, torrette e campanili. Tra i monumenti più importanti, troviamo la Chiesa Madre dedicata a San Nicola di Mira, che ha avuto un percorso di costruzione e ampliamento partito dalla fine del XV secolo, fino alla metà del ‘900. Sede di numerose confraternite Sant’Agata di Puglia è un piccolo gioiello di arte e storia.
In definitiva questi tre esempi di centri storici, racchiudono lo spirito di paesi che hanno mantenuto nei secoli il sapore e l’impronta delle culture che li hanno plasmati. Passare qualche giorno in questi luoghi è come fare un tuffo nel passato, riscoprendo il sapore di una vita troppo spesso dimenticata. Senza fare lunghi viaggi, possiamo godere delle bellezze di questo “mondo antico”. Si tratta di fare una passeggiata, a meno di un’ora dal caos metropolitano di Napoli, possiamo vivere un’esperienza rilassante, ma nello stesso tempo culturalmente interessante, respirando aria pulita e godendo anche delle svariate ricchezze enogastronomiche e culinarie che questi comuni ci offrono.
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