Quello che all’apparenza potrebbe sembrare una forzatura, è in realtà la più grande dimostrazione di professionalità che un’agenzia immobiliare può dare ai suoi clienti.
Qualche giorno fa, come tutti i giorni, un nostro consulente ha accompagnato un cliente a visionare una casetta in provincia di Avellino e per l’esattezza a Santa Paolina (AV). Il caso ha voluto che, a differenza degli altri appuntamenti, il collega abbia richiesto di firmare “la visita all’immobile” solo alla fine e non all’inizio dell’incontro.
“Modulo di visita all’immobile”, questo sconosciuto!! Il cliente si è rifiutato di firmare, nonostante abbia visitato la casa, spiegandoci che le altre agenzie non gli hanno mai chiesto una cosa del genere.
Perché si firma la sottoscrizione di visita all’immobile, a prescindere dall’interesse o meno di acquistarlo?
Le ragioni sono 3 principalmente:
- Rendicontare in maniera concreta alla parte venditrice chi, potenziale acquirente, e quando, ha visionato l’immobile.
- Salvaguardare gli interessi dell’agenzia, dal momento che un potenziale cliente potrebbe accordarsi successivamente alla visita direttamente con il proprietario, sostenendo di non aver mai visto l’immobile con l’agente immobiliare (e purtroppo ci sono molte persone disoneste).
- Salvaguardare gli interessi del venditore e dell’acquirente, che in maniera preventiva, grazie alla firma di visita all’immobile, vengono a sapere che anche in caso di conclusione privata dell’affare dovranno pagare il compenso all’agenzia. Questo permette di farsi i conti primi, di evitare inutili controversie, e soprattutto evitare migliaia di euro per pagare avvocati accaniti.
Infatti, sul campo giuridico, il cliente che ha visitato con l’agenzia l’immobile e, in buona o cattiva fede, lo acquista dopo la scadenza dell’incarico direttamente dal venditore, esce sconfitto e sanguinante. Questo accade anche quando è difficile dimostrare che sia stato l’agente immobiliare a proporlo. In poche parole, anche quando il cliente non ha firmato il modulo di visita all’immobile.
Dunque perché non firmarlo e accettare il modo corretto di procedere?
E soprattutto come mai la maggior parte delle agenzie non lo fanno firmare? Purtroppo esistono anche operatori del settore disonesti, attaccabrighe, che non vedono l’ora di poter avviare una causa e spillare al cliente più del dovuto.
Se questa è l’intenzione, allora ben venga la firma di 1, 2, 3 o 10 moduli, perché quando si chiarisce prima a cosa si va incontro, stimolando la conoscenza, l’accettazione e la consapevolezza del cliente attraverso la firma, allora possiamo dire di fare un lavoro professionale e salvaguardare gli interessi del cliente.
Massima trasparenza significa massima soddisfazione per tutte le parti.
Io non condivido il fatto che dopo che sia trascorso il periodo di contratto tra un venditore ed una AGENZIA IMMOBILIARE rimanga ancora il vincolo tra le due parti (cioè venditore e agenzia). Io venditore posso vendere il mio immobile a chi voglio, senza doverne dare più conto all’agenzia con la quale avevo in precedenza avuto un rapporto di prestazione di ” UN SERVIZIO”. Altrimenti si verrebbe a creare una forzatura da parte dell’Agenzia a voler significare un eventuale diritto acquisito, anche dopo la scadenza del contratto fra le parti, sulla vendita dell’immobile. Questo è il mio modesto parere.
Riccardo lei ha ragione. Dopo la scadenza dell’incarico lei può vendere l’immobile a chiunque senza tener conto dell’agenzia. Ma nel caso in cui l’acquirente sia uno di quelli accompagnati dall’agenzia, anche dopo la scadenza del mandato lei è tenuto al pagamento delle provvigioni. Così come anche l’acquirente. Altrimenti, accordarsi e lasciare scadere l’incarico, sarebbe la cosa più facile del mondo. Non è una pretesa dell’agenzia, ma un diritto sancito dalla legge che premia il lavoro svolto dal mediatore.Se invece dovesse vendere ad una persona che non ha mai visto l’immobile tramite il mediatore, allora non deve nulla a nessuno. L’agenzia correttamente dovrebbe inviare una raccomandata alla fine dell’incarico ove indica i nominativi dei clienti che hanno visitato l’immobile, in modo che se le si dovesse presentare qualcuno di loro, lei sa già di dover pagare le provvigioni , prima di accordarsi con il prezzo. Questa è una procedura che tutela tutti , lei proprietario che non riceve sorprese, l’acquirente che viene messo in guardia dal fare il furbo e l’agenzia. Purtroppo di persone “disoneste” ce ne sono molto, come anche di oneste, quindi seguire una procedura chiara fa evitare problemi.